domenica 26 giugno 2011

- Mi dica signora, lei cosa teme?

- Dovrei pensarci. non è una cosa che posso constatare qui, su due piedi. E' difficile. Forse è anche sbagliato rivelarlo
- Signora, mi lasci fare il mio mestiere. Risponda alla domanda
- D'accordo, ma riflettendoci, lei portrebbe approfittarne. Sapere qual è la mia fobia e trovare un qualsivoglia metodo per incenerirmi, lentamente, dolorosamente. In ces san te men te
- ma Insomma! Non ho tutto il pomeriggio
- Ne sono consapevole. Sto cercando di dirle, però che
- Lei ha paura di rispondermi. Sbaglio?

Silenzio

- Avanti, si faccia coraggio. Si o no?

Ancora Silenzio

allora prese la sua penna, strategicamente posizionata sull'orecchio destro, ed iniziò a segnare sul blocco nero rilegato in pelle la sua diagnosi. Scandendo a voce alta, misurando le parole con maestria e professionalità

- Risposte dirette. Prima paura  Ir ra zi o na le

Silenzio

Ancora Silenzio

Tanto Silenzio

- Dottore

- Mi dica



- Aggiunga,
   temere la gente che afferma cose che nella sua mente appaiono confuse e difficili da disintricare

o forse solamente cose che non ho il coraggio di ammettere

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